FAccette Dentali in ceramica

Il sorriso comunica la nostra apertura verso gli altri.
Un bel sorriso trasmette un messaggio che “arriva direttamente alla parte di cervello, quello rettile, la cui fiducia va conquistata”. Quello che si occupa della “prima impressione”, che ha pochissimo tempo per decidere e a cui dovete piacere subito.
Cosa caratterizza un bel sorriso se non un rapporto armonico tra denti, gengive, labbra?
Denti bianchi, proporzionati, ben allineati e posizionati, tutti presenti e correttamente visibili, trasmettono il nostro livello di salute ed integrità fisica. Questo perché un tempo ormai lontanissimo per noi, ma non per alcune parti altrettanto antiche del nostro cervello, chi non aveva i denti non poteva né alimentarsi, né cacciare. Quindi i denti rappresentano forza, salute ed integrità.
Il colore “bianco” dei denti è un fattore che moltiplica l’effetto piacevole di una bella dentatura e questo lo riconosciamo intuitivamente tutti.

Se i denti non son ben allineati però, anche se il colore è gradevole, non rifletteranno in modo uniforme la luce e daranno l’impressione di chiaro-scuri non “convincenti”.
Qualunque “interruzione” o discontinuità, come pure una marcata asimmetria verranno istintivamente giudicate come alterazioni.
Un dente fratturato, un dente ricostruito, un dente storto, un dente piccolo o di forma strana, rappresenteranno il punto di discontinuità dove l’occhio si ferma.
Quando le alterazioni coinvolgono molti denti, generano una confusione così poco attraente da creare imbarazzo a chi offre il sorriso, che preferirà coprirlo con la mano o con le labbra piuttosto che esibirlo.
Quando sentiamo la necessità di esibire il miglior sorriso possibile, in realtà desideriamo esercitare al meglio il nostro Social Engagement System (SES).

Il mondo dell’odontoiatria estetica e della medicina estetica in generale nasce dalla necessità di soddisfare questa esigenza, che è a tutti gli effetti una necessità fisiologica o meglio psico-fisica.
È oramai assodato che non possiamo più limitarci a curare l’organo o “il dente” malato e che curando un dente, in realtà, interveniamo su tutto l’organismo, psiche compresa.
Per realizzare il nostro sorriso migliore non ci resta che affidarci all’Odontoiatra Estetica in possesso di tutte le conoscenze oggi a disposizione, che comprendono materiali ceramici di nuova generazione, più affidabili e sicuri, sistemi di cementazione adesiva estremamente performanti, protocolli di intervento validati scientificamente, sistemi ingrandenti come il microscopio operatorio per realizzarli e laboratori perfettamente allineati.
Si tratta di un lavoro di equipe che include anche il paziente, sia per la condivisione delle scelte, sia per permettere e facilitare tutte le fasi, che richiedono molta attenzione ai dettagli.
Dalla sua introduzione, che risale agli anni ‘80 (Calamia, Corno), il restauro con faccette dentali in porcellana mordenzata si è rivelato una modalità di trattamento duratura ed estetica. Il successo deve essere attribuito alla grande attenzione ai dettagli nella pianificazione del caso, alla preparazione conservativa dei denti, alla corretta selezione della ceramica da utilizzare, ad una selezione accurata di materiali e dei metodi di cementazione di questi restauri, ad un’adeguata finitura e lucidatura e ad un’attenta pianificazione per la manutenzione nel tempo.

Cos’è una faccetta estetica?

Le faccette dentali sono sottili lamine in ceramica dello spessore minimo (3 decimi di millimetro) che vengono incollate in modo permanente sulla superficie dei denti.
A differenza di molti interventi odontoiatrici, non richiedono l’utilizzo dell’anestesia, in quanto la preparazione delle faccette in porcellana è caratterizzata da una rimozione minima della struttura del dente e l’eventuale asportazione di tessuto dentale potrà essere limitata alla parte più superficiale dello smalto.  Per i denti anteriori mascellari, la preparazione tipica interessa l’intera superficie facciale (labiale) ad una profondità di circa 0,3 mm. In alcuni casi, quando è necessario allungare i denti o chiudere gli spazi interprossimali, non sarà necessaria alcuna asportazione.

 

Le faccette nell’ultimo decennio hanno avuto un notevole sviluppo, anche in seguito all’utilizzo di nuovi materiali ceramici, come il disilicato di litio, che si sono dimostrati estremamente affidabili sia come resistenza che come risultato estetico.

Le preparazioni per faccette in porcellana hanno il vantaggio di essere significativamente più conservative delle corone a copertura totale, ovvero di rispettare al massimo il dente, presentano una riflettanza ottica superiore, ovvero neppure l’esperto le distingue, la possibilità di posizionare i margini a livello sopra gengivale con una migliore risposta del tessuto gengivale.

Principali categorie di intervento

Quando le faccette sono la soluzione migliore?

Le faccette in porcellana sono ideali per il trattamento dei denti anteriori vitali scoloriti, che non rispondono bene allo sbiancamento.
Questa situazione può crearsi per lo scolorimento moderato da tetraciclina, per l’assorbimento eccessivo di fluoro, per l’invecchiamento e per l’amelogenesi imperfetta.
Il fenomeno dell’invecchiamento è un processo che coinvolge tutti in modo più o meno marcato. I denti ingialliscono e vanno incontro a fenomeni di usura che ne alterano sia l’estetica che la funzione.
Anche le macchie da ipocalcificazione dello smalto e le fratture possono essere corrette con faccette in porcellana.
Esse sono utili anche per chiudere uno spazio moderato tra i denti anteriori e per trattare le malformazioni congenite del dente.
Quando è necessario allungare o rimodellare i denti anteriori mascellari, le faccette in porcellana forniscono un’opzione di trattamento conservativo.

Al contrario, i denti anteriori trattati endodonticamente che sono strutturalmente compromessi non sono candidati idonei per faccette in ceramica, poiché necessitano del rinforzo fornito dalle corone a copertura totale per mantenerne l’integrità.
Neppure i denti pesantemente restaurati con smalto inadeguato lo sono, in quanto lo smalto è la principale fonte di ritenzione per le faccette.
Altre condizioni che vanno più attentamente vagliate sono la dentizione priva di supporto posteriore, la scarsa igiene orale e l’attività parafunzionale esistente, come il bruxismo. Queste sono situazioni che richiedono una maggiore attenzione e consapevolezza, ma non impediscono il successo del trattamento.

È stato stimato che la percentuale di successo è simile a quella ottenuta per le corone metalloceramiche utilizzate nella stessa situazione.

La preparazione delle faccette in porcellana è caratterizzata da una rimozione minima della struttura del dente. Idealmente, la preparazione dovrebbe essere limitata allo smalto in termini di periferia e profondità. Per i denti anteriori mascellari, la preparazione tipica interessa l’intera superficie facciale (labiale) ad una profondità di circa mm 0,3. In alcuni casi, quando è necessario allungare i denti o chiudere gli spazi interprossimali, non sarà necessaria alcuna asportazione. Tuttavia, la chiave per una corretta ritenzione delle faccette in porcellana è mantenere la preparazione all’interno della struttura dello smalto. Ciò garantirà un legame superiore e consentirà di evitare la potenziale sensibilità postoperatoria, che può verificarsi se la dentina è coinvolta nella preparazione.
Le preparazioni per faccette in porcellana hanno il vantaggio di essere significativamente più conservative delle corone a copertura totale e possono affrontare alcuni dei limiti delle corone in metalloceramica a copertura totale. I vantaggi includono: una riflettanza ottica superiore grazie all’eliminazione del nucleo; la capacità di posizionare i margini sopragengivale; una migliore risposta del tessuto gengivale rispetto a quella garantita da alcuni elementi nelle leghe di metalli di base.

Riassumendo le faccette in ceramica possono risolvere molti difetti e alterazioni del sorriso che possono derivare da un insoddisfacente allineamento dei denti superiori e inferiori, da un contorno o una forma del dente non ideale, da modifiche della forma stessa del dente, da alterazioni del suo colore, da fratture coronali trattate con materiali compositi, da usura del denti per attrito, da abitudini viziate, da erosione chimica, dalla presenza di ricostruzioni per processi cariosi, da interventi di ottimizzazione dell’occlusione.

Cos’è la prova sorriso?

Per eseguire delle faccette che rispecchino in toto il requisito estetico, quindi che siano belle e funzionali, è di fondamentale importanza un meticoloso studio della bocca.
Le caratteristiche del sorriso, l’analisi dei tessuti gengivali e del rapporto dei denti con le labbra, vengono attentamente approfonditi attraverso foto, misurazioni, filmati del paziente, in modo da individuare l’equilibrio ottimale nello specifico caso.
Quindi la fase di raccolta dei “dati” richiede un appuntamento di circa un’ora, cui seguirà l’appuntamento della “prova sorriso”.
In questa fase proveremo, proprio come si prova un vestito, il nuovo sorriso che abbiamo creato in laboratorio e che, tramite una procedura di trasferimento, riusciamo a riportare sul sorriso del paziente.
Questa procedura si chiama MOCK-UP e consente di dare un’idea visiva di come sarà poi il risultato finale. Una previsualizzazione estetica del sorriso, che possiamo vedere, valutare, modificare, e condividere con il paziente, in modo tale da esaudire i suoi desideri.

Il MOCK-UP consente un vero dialogo tra lo specialista e il paziente, dando cosi la possibilità di tradurre in fatti quello che altrimenti risulta difficile da esprimere o spiegare.
Questo eccezionale strumento è estremamente efficace e preciso, e da esso deriva il pieno successo terapeutico delle faccette.
Una volta “indossato” il mock-up, il paziente esce dalla clinica e lo tiene incollato in modo provvisorio ai suoi denti per alcuni giorni. Questo gli consentirà di valutarlo meglio, con calma, di mostrarlo alle persone a lui vicine ed arrivare quindi sicuro e pronto alla fase di realizzazione operativa.

Quanti appuntamenti sono necessari?

Durante il primo appuntamento eseguiremo la raccolta dei dati, ovvero di tutte le informazioni necessarie a progettare il nuovo sorriso.
Foto, filmati, misurazioni, impronte digitali e ascolto delle reali esigenze e aspettative del paziente.
L’appuntamento successivo realizza tutto quello che lo studio del caso ci ha permesso di elaborare e concretizzare nel MOCK-UP.
Nel terzo appuntamento le faccette estetiche vengono cementate.
A distanza di una settimana si procede ad un controllo e alle foto finali.
Importanti sono anche i controlli nel tempo a distanza di 6 mesi.

Non aspettare l'emergenza, prenditi cura del tuo sorriso e della tua salute